Un’ode alla forza necessaria per riflettersi nell’abisso e prendere coscienza di ciò che significa essere umani.

ES racconta la tendenza della mente umana alla frammentazione, alla disconnessione e alla rottura che esiste in ognuno di noi.

Tendenza che Esiste e coesiste con il suo opposto: il nostro bisogno di essere in relazione e connessione con il complesso ecosistema che ci circonda.

Raccontiamo una storia mentre il corpo si rompe e si ricostruisce.

Creiamo un universo dall’estetica cruda e cinematograficamente semplice dove i materiali di vetri rotti e cavi elettrici sono i principali protagonisti. Gli strumenti tecnici come luci, microfoni e consolle abitano lo spazio scenico assieme ai personaggi umani come cellule di uno stesso organismo vivo e pulsante.

Il mondo di ES è un mondo che emerge dall’inconscio: dove le associazioni tra suono e materia sono fluide e dove le metafore prendono forma concreta. Il corpo si muove e si decompone al ritmo del suono di vetri rotti e gocce d’acqua.

Lo specchio è in frantumi, il riflesso si è impresso, ma una volta rimessi assieme i pezzi, l’immagine è un Picasso.